È risaputo ormai che i modi di dire sono difficili da tradurre perché sono propri di ogni lingua. Questa esclusività è il motivo per cui al momento di tradurli bisogna trovare un’espressione equivalente o comunque esplicitare il significato originale in parole semplici.
Vediamo un esempio di traduzione di un modo di dire grazie a questa vignetta di Arkàs, un famosissimo fumettista e illustratore greco.
– Perché sei arrabbiato, Spiros?
– Perché Crisante mi ha rotto le scatole! Ha una scimmietta di peluche e l’ha chiamata Spiros!
– E ti sei arrabbiato per questo?…
…Se solo Sissi chiamasse Thanasakis qualcosa di suo!
– Cioè che cosa?
– Qualsiasi cosa!… Persino la sua matita o il suo quaderno!
– Se chiamasse Thanasakis il suo quaderno, direbbe: “Mi serve un nuovo quaderno perché di Thanasakis non mi importa niente“!
La frase finale, che costituisce la battuta della barzelletta, è complicata da tradurre proprio perché include un modo di dire. Letteralmente sarebbe “…perché Thanasakis ce l’ho scritto”. In greco “avere scritto qualcuno” vuol dire ignorarlo, non essere interessato a lui. Dunque questo modo di dire lega bene con il concetto di scrivere sul quaderno. Tuttavia, in italiano non esiste un modo di dire equivalente, per cui bisogna trasmetterne il significato con parole chiare, che non nascondano un significato implicito, ma che dispieghino il concetto affinché quest’ultimo venga ricevuto facilmente dal lettore. Quindi una buona soluzione è “non mi importa niente di lui”. Come accade spesso, esplicitando il significato di un modo di dire si perde il collegamento con il resto del discorso; in questo caso, il concetto di scrivere viene perso. Comunque è sempre meglio rendere chiaro il messaggio originale piuttosto che rischiare di perdere il nesso logico con il resto del testo.
Così il traduttore, quando si trova davanti a sfide del genere, sebbene debba sforzarsi per trovare una soluzione accettabile, ha comunque modo di divertirsi nel tradurre l’umorismo, uno degli aspetti linguistici più difficili da veicolare da una lingua a un’altra.